Politica Professionale
Politiche sociali: "Dai privati 1,2 milioni di euro: il welfare si fa anche così"
In Piemonte, presi dal piano di risanamento triennale del deficit regionale, sembra tutto bloccato. Nulla si muove e il pilastro del welfare si riduce sotto la scure dei tagli, dei piani di riorganizzazione. Dalla Lombardia, arriva forse l’idea di una strada da percorrere, quella delle sinergie con privati ed altre istituzioni per sopperire a ciò che non c’è: i denari per il welfare.
Il progetto Psicologi per Milano, ideato e progettato dall’Ordine Psicologi Lombardia, percorre questa strada. Una strada che mette insieme associazioni e cooperative che si affiancano al servizio sanitario pubblico in un ruolo di sussidiarietà. Buona lettura
Politiche sociali: “Dai privati 1,2 milioni di euro: il welfare si fa anche così”
Le iniziative
Milano, 20 luglio 2013 – Cuochi sociali che preparano pranzi e cene gratuitamente e fanno compagnia alle persone anziane; sponsor che finanziano momenti di socialità per centinaia di anziani nei quartieri di periferia; privati che hanno consentito la realizzazione di un bar che dà lavoro a ragazzi con disabilità in piazza del Cannone dove ad agosto, sempre grazie a loro, gli anziani potranno ballare e divertirsi trascorrendo le vacanze a Milano. E ancora: corsi di educazione finanziaria e di computer per donne e anziani, sedute gratuite dagli psicologi, un mini market del sociale in via Leoncavallo dedicato agli acquisti delle persone economicamente disagiate. Per il futuro, inoltre, alloggi per famiglie sfrattate da realizzare a Chiaravalle nel complesso di via Sant’Arialdo 69, un bene confiscato alla criminalità organizzata. Sono alcuni esempi delle numerose iniziative che il Comune ha potuto realizzare a costo zero grazie alla collaborazione con privati, associazioni e cittadini. Il loro valore complessivo ammonta a 1,2 milioni di euro, cui si aggiunge l’inestimabile ricchezza data dalle sinergie attivate dall’Amministrazione con la rete del privato, del Terzo settore e del volontariato. Dentro questa cifra anche i 7.000 libri e i 2.000 giocattoli regalati da tanti cittadini per un valore di circa 48.000 euro, oltre a migliaia tra sacchi a pelo, coperte, cappotti e giacconi per l’inverno.
“All’inizio del mese di luglio – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – abbiamo formalizzato in un bando la ricerca di privati, associazioni, cooperative e cittadini disposti a collaborare con noi alla realizzazione di iniziative per minori, anziani, famiglie e persone con disabilità. Grazie a loro abbiamo potuto organizzare pochi giorni fa la ‘Festa del Vicinato’ in otto quartieri e al Centro Aiuto della Stazione Centrale, abbiamo installato in piazza del Cannone una locanda gestita da una cooperativa che fa lavorare ragazzi con disabilità e avremo musica e una pedana per il ballo degli anziani ad agosto. Senza i privati non avremmo dato alla città nulla di tutto ciò, e con i privati siamo pronti a realizzare tanti altri progetti a beneficio di chi ha più bisogno ma da solo non ce la fa. Anche questo è fare Welfare e la Milano solidale ha dimostrato di esserci con tutta la sua generosità dalle aziende più grandi ai singoli cittadini ”. Il bando per la ricerca di sponsor privati rimarrà aperto sino al 29 aprile 2016.
Ecco alcune delle iniziative che abbiamo realizzato nel corso dei mesi passati.
Cuochi sociali. L’iniziativa è nata nel gennaio scorso. Il Comune ha lanciato un appello ai milanesi abili ai fornelli e desiderosi di passare un po’ di tempo con gli anziani soli, cucinando a proprie spese un pranzo o una cena. Hanno aderito finora 230 cuochi volontari.
Festa del Vicinato. Festa realizzata dal Comune lo scorso 17 luglio in collaborazione con Aler, NaturaSì – il Supermercato Bio e tanti piccoli negozianti in nove quartieri di periferia, nei cortili e negli spazi di socialità dei caseggiati popolari. Vi hanno partecipato circa 2.300 persone.
Locanda alla mano. Bar realizzato in piazza del Cannone inaugurato il 18 luglio. Tutto ciò che viene venduto è realizzato dalla cooperativa Conté dove lavorano ragazzi con disabilità che sono presenti anche dietro il bancone di un’originale installazione progettata dall’architetto Italo Rota. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune e di Expo 2015.
Psicologo sociale. Iniziativa realizzata con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia per fornire sedute gratuite (per 150 utenti) o a prezzi agevolati (per 600 utenti) a persone in difficoltà economiche segnalate dai Servizi sociali del Comune.
Minimarket del sociale. In un ex negozio in via Leoncavallo 12, sequestrato e confiscato dallo Stato alla criminalità organizzata e trasferito al Comune, aprirà dopo l’estate il primo minimarket del sociale, che l’Amministrazione affiderà a un’associazione del Terzo settore per l’avvio e la gestione. Le persone e le famiglie in difficoltà economiche, inviate dai Servizi sociali, vi potranno acquistare prodotti di prima necessità con lo sconto del 40 per cento e avere frutta e verdura gratuitamente.
Educazione finanziaria. Corsi gratuiti di educazione finanziaria e gestione dei risparmi forniti grazie alla collaborazione di Progetica, Università Cattolica e UNI.
Socialibro. Raccolta di libri e giocattoli effettuata lo scorso 16 marzo da destinare a carceri, comunità mamma-bambino, centri per i senzatetto e centri anziani. Realizzata dal Comune lo scorso 16 marzo, vi hanno partecipato migliaia di cittadini e le case editrici Mondadori e Piemme.
Social Bond. Iniziativa sostenuta da Banca popolare di Commercio e Industria che, su indicazione del Comune, ha valutato e finanziato il progetto della onlus “L’Abilità”: 60 bambini con disabilità, 600 alunni delle scuole primarie e 80 famiglie possono contare su councelling, percorsi di sensibilizzazione e integrazione insieme al sostegno scolastico e nelle attività di gioco grazie a un nuovo strumento per finanziare attività del Terzo settore, il social bond, emesso dalla Banca Popolare di Commercio e Industria (Gruppo UBI Banca) per fare del bene anche attraverso una comune operazione bancaria.
Corsi gratuiti di computer per persone anziane e donne. Sono stati realizzati con la collaborazione di Microsoft, Asus e Cluster Reply nei mesi di novembre e dicembre, anche con la fornitura di pc rimasti in dotazione ai centri anziani.
Alessandro Lombardo
FOUNDAMENTA | CALL PER IDEE PROGETTUALI| dialogo con Laura Orestano

Cosa é esattamente Foundamenta e che tipo di servizi offre?
Foundamenta è la prima call italiana per accelerare imprese e startup a impatto sociale. Se selezionati il programma 4 mesi residenziale offre investimento diretto nella startup e servizi di accelerazione specifici: product/service design, business modelling & impact assessment, networking for scalability, investment readiness. Tutto è focalizzato per accompagnare l’impresa vs ulteriori investitori e quindi per la crescita.
Chi può partecipare a questa call?
La call è aperta a team formali e informali o imprese/startup già costituite che abbiano almeno un prototipo funzionante come prodotto o servizio che risponda alle sfide sociali contemporanee: salute, welfare, cultural heritage, etc
Che tipo di “idee” imprenditoriali vengono scelte ?
La selezione è stringente in quanto riceviamo application da tutto il mondo. Selezioniamo idee di impresa che si mostrino innovative e rilevanti per la società e che possano scalare a livello almeno nazionale. Da quest’anno lanciamo in contemporanea a Foundamenta anche una call per idee progettuali che non sono ancora impresa: Design Your Impact è la call di pre-accelerazione per idee innovative a impatto sociale che ambiscono a strutturarsi progettualmente per divenire potenziali imprese. Anche questa call è ora aperta su nostro sito.
FOUNDAMENTA è il programma SocialFare per accelerare imprese e startup a impatto sociale. È il primo in Italia e l’unico che effettua investimento cash nelle startup/imprese selezionate.
Cosa & Come:
- Programma residenziale a Torino
- 4 mesi di accelerazione full-time
- Seed fund fino a 100k€ cash
- Acceleration Team dedicato, mentor d’eccellenza
- Accesso al network 50+ Social Impact Investor
- Desk gratuito @ Rinascimenti Sociali
Politica Professionale
PSICOLOGO, E’ ORA DI ATTIVARTI! VOGLIONO NORMARE IL COUNSELLOR

Sembrava tutto concluso sul fronte normazione del cosiddetto Counsellor ma invece, non è così.
Ecco che ti rispunta l’UNI: l’ente che per legge può normare, e quindi con tale atto legittimare, le nuove professioni. Ora, non si comprende il perchè l’UNI abbia tutta questa fretta e tutto questo zelo nel normare tale figura ma, in ogni caso, siamo in una fase delicata.
Ad oggi, è stata aperta una fase di cosidetta INCHIESTA PUBBLICA SULLA NORMAZIONE DEL COUNSELLOR.
Questa fase, è banalmente una fase preliminare dove si domanda cosa si pensa della questione. Bene, ecco perché noi psicologi, con forza, in massa, dobbiamo dire NO a questo scempio.
COSA DEVI FARE PER VOTARE NO
Farlo è semplice:
- Accedi al link dell’UNI (SOTTO TROVI IL LINK CHE TI MANDA DRITTO ALLA VOTAZIONE)
- Metti NO alla domanda “Ritieni che il progetto rispecchi i bisogni del mercato di riferimento?”
- Scrivi una breve e chiara motivazione nell’apposito spazio. Ad esempio:
Esiste già lo psicologo come figura di riferimento per le aree di cui dovrebbe occuparsi questa nuova figura professionale
ORA, NON TI RESTA CHE AGIRE! TI BASTANO DAVVERO 2 MINUTI!
ordine psicologi piemonte
Presunti abusi di professione del Counsellor: video inchiesta di Repubblica

Nell’ormai eterna diatriba per rispondere definitivamente, una volta per tutte, alla domanda su quali differenza ci sarebbero tra lo Psicologo e la pseudo professione del counsellor, ecco che spunta una video inchiesta di Repubblica che entra, con telecamera nascosta e microfono, negli studi di tre sedicenti counsellor.
La giornalista, si finge dunque paziente, con problemi che vanno dall’alcolismo al suicidio di un fratello, passando per i disturbi alimentari. Cosa farà il counsellor in questi casi?
Dopo aver visto questo video, le domande sono molte ma una, più di tutte, credo vada messa in evidenza. Ed è una domanda che va posta ai colleghi e alle colleghe che si occupano a vario titolo di formare questi counsellor:
davvero volete prendervi la responsabilità di avallare queste figure?
Pensateci.
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