Libri di Psicologia
Psicoterapia di Dio

Questi, gli ultimi due libri che mi sono trovato a leggere, Psicoterapia di Dio di Boris Cyrulink, psicoanalista e Il grande racconto delle religioni, Giovanni Filoramo, storico delle religioni.
Psicoterapia da Dio
Sulla Terra, ogni giorno, miliardi di esseri umani si rivolgono a Dio in cerca di aiuto. Che sia il Dio dei cristiani, quello degli ebrei o quello dei musulmani, che sia una presenza benevola percepita nella natura o che sia un equilibrio cosmico di ascendenza orientale, resta il fatto che moltissime persone – la maggioranza – si rivolgono a Dio offrendo il proprio tempo e le proprie risorse «per provare la gioia di donare gioia». La spiritualità ha un ruolo importante e positivo per i credenti del mondo. Esiste una spiegazione a questo stato di grazia? In questo libro, Boris Cyrulnik, il più noto neuropsichiatra francese, si pone questa domanda cruciale in cerca di una risposta originale. Il tema è immenso e non scevro da valenze politiche in un momento storico come il nostro, nel quale masse di persone compiono crimini efferati proprio in nome di un cieco credo religioso. Ma resta il dato positivo: l’ambiente pacifico, calmo e fiocamente illuminato delle cattedrali gotiche, il cantillare salmodiante delle liturgie ebraiche, la voce rassicurante del muezzin che chiama i fedeli in preghiera sono tutti esempi del lato consolatorio della religione, in cui così tanti esseri umani cercano riparo. Con gli strumenti delle neuroscienze e con i concetti chiave di attaccamento e di resilienza, Cyrulnik ci mostra come la religione sia effettivamente in grado di avere effetti psicoterapeutici, spesso visibili. L’approccio scientifico e psicologico dell’autore porta a comprendere come il cervello del bambino instauri con Dio un rapporto affettivo paragonabile a quello che si instaura coi genitori. Il mondo della mente in via di sviluppo si struttura e nel cervello si scolpisce un sé neurologicamente e psicologicamente legato all’ambiente di crescita, che spesso aiuta, e molto, a combattere le inevitabili avversità della vita. Dio e psicoterapia sembrerebbero dunque alleati, almeno fintanto che Dio viene percepito come un padre buono e accogliente. I problemi iniziano, a livello psicologico e neurologico, quando l’ambiente della crescita presenta ai bambini un Dio vendicativo e intransigente. Proprio come avviene coi padri violenti.
Il Grande racconto delle religioni
Nella straordinaria varietà di miti, simboli, forme, riti e valori in cui nelle diverse culture storiche trova espressione il sentimento religioso, il nucleo fondamentale è sempre lo stesso: il rapporto dell’uomo con il cosmo e con le sue forze potenti, misteriose e ingovernabili. Che si tratti di aborigeni, di nativi americani, di sumeri, cinesi, di cultura hindu, o di antichi greci, del credo mazdeo, di ebraismo, cristianesimo o islam, la visione religiosa del mondo garantisce ai credenti un punto di vista unitario sulla realtà, una bussola per orientarsi tra il bene e il male. Mentre alcune visioni hanno al loro centro il problema del rapporto con una natura selvaggia e minacciosa, altre insegnano all’uomo a vivere in armonia con il cosmo che lo circonda, lo ha creato e lo nutre. In altre ancora, ordinatrice del cosmo è una figura di sovrano divinamente ispirato. Tra VIII e VII secolo a.C. si fa strada una visione religiosa nuova: il monoteismo. Il divino non si manifesta più nella natura, non ha tratti antropomorfi, ma trascende radicalmente l’uomo. Con il Cristianesimo la concezione del Dio incarnato opera una svolta antropologica destinata a segnare la storia del pensiero occidentale. È di tutto questo che parla il libro: dell’eterno, inesausto bisogno umano di realizzare la pienezza dell’essere attraverso il sacro.
Boris Cyrulnik è un neuropsichiatra, etologo e psicoanalista, nato a Bordeaux nel 1937. Responsabile di un gruppo di ricerca in Etologia clinica all’ospedale di Tolone, insegna Etologia umana all’Università della stessa città ed è membro del Consiglio di orientamento dell’Institut Diderot. Tra i suoi libri tradotti in italiano, Costruire la resilienza. La riorganizzazione positiva della vita e la creazione di legami significativi (con Elena Malaguti, 2005), Autobiografia di uno spaventapasseri. Strategie per superare un trauma (2009), La vergogna (2011), La vita dopo Auschwitz. Come sono sopravvissuto alla scomparsa dei miei genitori dopo la Shoah (2014) e Morire d’infanzia. Uno studio sul fenomeno del suicidio infantile (2014). Presso Bollati Boringhieri è apparso Psicoterapia di Dio (2018).
Giovanni Filoramo insegna Storia del cristianesimo presso l’Università di Torino. Si è occupato di vari aspetti della storia del cristianesimo antico, di nuovi fenomeni religiosi, di storia delle interpretazioni e di problemi metodologici della storia religiosa. Presso Einaudi ha pubblicato Le vie del sacro (1994), Che cos’è la religione(2004) e Il sacro e il potere (2009) e curato il Dizionario delle religioni (1993) e la serie Le religioni e il mondo moderno (2008). Tra le sue pubblicazioni piú recenti si segnalano Veggenti profeti gnostici. Identità e conflitti nel cristianesimo antico (Morcelliana, 2005) e La Chiesa e le sfide della modernità (Laterza, 2007).
Libri di Psicologia
Morire d’infanzia. Uno studio sul fenomeno del suicidio infantile

Com’è possibile che un bambino possa decidere di togliersi la vita? Boris Cyrulnik, neurologo e psicanalista, ha dedicato l’intera carriera a studiare le reazioni delle persone agli eventi traumatici e dolorosi, ed è egli stesso sopravvissuto a un’infanzia terribile; per questo è uno dei pochi studiosi che potessero affrontare con coraggio e sguardo lucido un tema così complesso e delicato. Il risultato è “morire d’infanzia“, uno studio a cavallo tra neurobiologia e sociologia che rompe un tabù da troppo tempo dimenticato e sottostimato. Un’analisi capace di proporre una cura a una ferita invisibile che società, scuola e famiglia non possono più ignorare.
Boris Cyrulnik è un neuropsichiatra, etologo e psicoanalista, nato a Bordeaux nel 1937. Responsabile di un gruppo di ricerca in Etologia clinica all’ospedale di Tolone, insegna Etologia umana all’Università della stessa città ed è membro del Consiglio di orientamento dell’Institut Diderot. Tra i suoi libri tradotti in italiano, Costruire la resilienza. La riorganizzazione positiva della vita e la creazione di legami significativi (con Elena Malaguti, 2005), Autobiografia di uno spaventapasseri. Strategie per superare un trauma (2009), La vergogna (2011), La vita dopo Auschwitz. Come sono sopravvissuto alla scomparsa dei miei genitori dopo la Shoah (2014) e Morire d’infanzia. Uno studio sul fenomeno del suicidio infantile (2014). Presso Bollati Boringhieri è apparso Psicoterapia di Dio (2018).
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