Alessandro Lombardo
Design Thinking Lab | II Edizione | Torino – 18-19 novembre 2017

Design Thinking Lab | II Edizione | Torino – 18-19 novembre 2017
A CHI PUO’ INTERESSARE IN DESIGN THINKING LAB?
Ai professionisti in genere, agli psicologi, ai formatori, agli educatori, ed a tutte quelle figure e professioni che hanno necessità di acquisire strumenti di lavoro in gruppo, o individuali.
Il Design Thinking Lab mette insieme varie attività, che hanno tutte l’obiettivo di mettere in grado di maneggiare al meglio le metodologie del DT.
GLI OBIETTIVI DEL DESIGN THINKING LAB
Ti riassumo gli obiettivi:
1 – Comprendere la logica che sta dietro ad ogni tools di Design Thinking (sono davvero tanti quelli che in questi anni ho raccolto, catalogato, e messo in pratica). Pur avendo, ciascun strumento, un suo elettivo ambito e modo di utilizzo, una volta che si è compresa la logica del Design Thinking stesso, diventa semplice approcciarsi ad ogni strumento di questo tipo, diventa semplice scomporli e ricomporli in modo che rispondano al meglio alle necessità del professionista, diventa semplice costruirsi i propri. Questo in sostanza è il vero obbiettivo di questo laboratorio: padroneggiare ed avere tutta la confidenza necessaria per orientarsi nel vasto mondo del DT
2 – Apprendere, utilizzandoli nel Lab, alcuni di questi strumenti per poterli poi saper utilizzare in autonomia secondo le proprie necessità
QUANDO
Sabato 18 novembre dalle 10 alle 17
Domenica 19 novembre, dalle 10 alle 17
COSA ACQUISTI CON IL DESIGN THINKING LAB
Il Design Thinking Lab, si compone di quindi di:
– 2 giorni di workshop full Immersion (14 ore in tutto) per un massimo di 20 iscritti per poter massimizzare l’apprendimento esponenziale e cooperativo.
– Materiale di lettura sul DT (una tesi di laurea che riassume un pò di storia, ed altro materiale specifico.
– Ebook con 10 tools con spiegate passo passo le modalità di utilizzo (alcune di queste le utilizzeremo nel DTLab)
– Iscrizione ad un gruppo FB ad hoc dove vengono diffusi altri materiale sul DT e dove creare un’ulteriore ambiente di apprendimento e di legami professionali
– 1 ora di coaching individuale con me, di persona o tramite skype o telefono in caso di necessità di supporto per un proprio progetto.
COSTI
Il costo che ho previsto per l’intero pacchetto è di 418 euro (più dieci euro di piattaforma) per chi si iscrive entro il 22 settembre.
Attenzione, il prezzo è destinato a salire per chi si iscrive dopo tale data a 560 euro.
COME ISCRIVERTI
Paga direttamente nella piattaforma (SHOPIFY, piattaforma totalmente sicura per i pagamenti on line) e paga tramite paypall, Carta di Credito, o bonifico bancario.
Clicca qui sotto sul tasto verde.
TRAINER
Alessandro Lombardo, CEO Design Thinking Lab
www.alessandrolombardo.org
info@alessandrolombardo.org
Alessandro Lombardo
NON MI RICANDIDO PER OPP.


Questa sera, in un incontro pubblico con molti colleghi presenti, ho annunciato che alle prossime elezioni ordinistiche non mi candiderò. Vale quindi la pena dirlo anche qui.
IL MOTIVO. Le motivazioni in fondo sono molto semplici: sono circa nove anni che mi occupo di politica professionale, in prima battuta, per i primi tre anni, senza nessun ruolo istituzionale, poi, da presidente OPP insieme ai colleghi di AP Piemonte. Nove sono tanti e, per dirla alla Forrest Gump, “Inizio ad essere un po’ stanco”.
GLI INIZI DI AP PIEMONTE. Questi nove anni, sono stati di enorme crescita, con la costruzione di un progetto partito forse per incoscienza: rinnovare il nostro Ordine, portare innovazione, idee, progetti.
UNA FOLLE IDEA. Questa folle idea é nata perché ho incontrato un gruppo di colleghi, all’inizio sparsi per l’Italia, che erano l’anima di Altrapsicologia di nove anni fa.
TUTTO É NATO PERCHÉ. Ho ben presente che la mia avventura non sarebbe iniziata se non avessi avuto il supporto di questi colleghi che più di me, prima di me, avevano abbracciato questo percorso nel mondo della politica professionale.
Poi, pian piano é nata AP Piemonte. Nata e cresciuta grazie ad incontri casuali alle volte. Ma AP Piemonte é stata il prodotto di questi incontri.
Insieme a questo gruppo di colleghi, siamo riusciti a portare a compimento un progetto che, ancora oggi, se guardò indietro, mi lascia stupito.
COME SI CAMBIA. Certo, in questi anni ho cambiato idea su molte cose che all’inizio del mio percorso non conoscevo come forse ora conosco.
Ma, d’altro canto, solo lo scemo non cambia idea sulle cose no?
Se siamo riusciti nell’impresa che ci ha uniti?
SI, CERTO CHE SÌ. Certo, dovrebbero dirlo altri e non noi, o io ma, consapevole della mia in questo caso hubris, dico di sì. Si, ci siamo riusciti.
L’IMPLOSIONE. Poi, per stanchezza, per inesperienza, o magari molto più banalmente perché le cose vanno come devono andare siamo, come gruppo, implosi. Già, implosi.
Ma siamo stati un gruppo fantastico.
LE LACERAZIONI. Non nascondo che sia stato per me anche doloroso. Per mille motivi che forse non é importante raccontare. Ma ancora oggi, e saranno i soli in questo post ad essere nominati, dico che AP Piemonte non sarebbe nata ne cresciuta ne diventata quel che é stata senza la presenza di Igor Graziato, Giovanna Verde e Marzia Cikada.
Nomino solo loro perché abbiamo tutti avuto modo di vivere come la politica possa creare grandi lacerazioni.
LA GRATITUDINE. Questi anni solo stati comunque di grandi cambiamenti per me, nella vita e nella professione. Mi sono sposato, é morto mio padre, sono nate le mie due figlie.
E la gratitudine é il senso più profondo che vivo.
E ORA? Da un po’ di mesi, per mera passione, o forse perché affetto da quella che PPP definiva “una disperata vitalità”, sto organizzando degli incontri con colleghi e colleghe.
SIAMO UNA GRANDE BELLA COMUNITÁ. Il senso che vivo in questi incontri, é di poter ancora toccare con mano la possibile e concreta possibilità di costruire contesti di incontro, di crescita, di sviluppo, di comunità fra colleghi, scevri da obiettivi elettorali e politici.
Questo é quello che mi piace fare e che farò. Che é anche un po’ il modo di restituire le cose che ho imparato in questi anni.
FORZA ALTRAPSICOLOGIA PIEMONTE. Nelle prossime elezioni, darò il mio supporto ai colleghi ed alle colleghe di Altrapsicologia Piemonte. Perché credo fermamente che costruire sia la vera cosa difficile nella vita. Ed in AP, c’é di certo questa vitalità. Costruire é la vera sfida.
Lunedì sera, mi dimetterò da consigliere OPP, questo, anche per evitare di dare la possibilità ad alcuni colleghi che si presenteranno alle prossime elezioni di novembre di passare il tempo a criticare me ed il lavoro fatto in questi anni.
Primo, penso ci sia di meglio da fare, secondo, credo che i colleghi piemontesi abbiamo di meglio da fare e, sopratutto, da pretendere, da chi si vuole assumere responsabilità istituzionali.
FINIAMO CON NERUDA. Ora, siccome nei momenti più pregni della mia vita mi leggo sempre una poesia di Neruda, se vi va, leggetevela, che forse, é la cosa migliore che possiate fare dopo tutte queste mie inutili parole:
Ps. Nella foto, mi vedete con la mia camicia preferita, quella da spacciatore colombiano come dice mia moglie.
Alessandro Lombardo
Psicologo di base e Decreto Calabria

Si fa un gran parlare ultimamente del cosiddetto #Decreto #Calabria e di questa “nuova” figura dello psicologo di base.
Ecco un mio piccolo commento.
Sgombriamo il campo: a mio parere, è una buona notizia per gli psicologi.
Non è di certo l’attivazione del cosiddetto #psicologo di #base, dato che peraltro la sanità attuale sta attuando una profonda revisione e riorganizzazione, inclusa la medicina di base. Conviene quindi conoscere e sapere questi aspetti organizzativi per potersi meglio orientare.Quello che viene definito dal decreto Calabria per lo psicologo è una terza modalità di “finanziamento” delle eventuali attività dello psicologo nelle cosiddette UCCP o AFT.
COSA SONO UCCP E AFT?
Partiamo dal presupposto che in questi anni abbiamo assistito (e stiamo assistendo) ad una profondo riorganizzazione delle istituzioni sanitarie.Tre sono le macroaree quando si parla di sanità:
- – Reti Ospedaliere
- – Rete Territoriale
- – Prevenzione
Dalla Legge Balduzzi, al primo patto per la salute, si è messa in atto questa riforma che mette in campo una serie di azioni tra le quali quella di andare a definire “luoghi mediani” fra ospedale e territorio, con l’obiettivo di aggregare una serie di prestazioni definibili “primarie”, che rivoluzionano – o almeno ci provano – tutta la medicina di base. Oggi, la medicina di base sta vivendo una fase di ulteriore profondo mutamento culturale e organizzativo: sta scomparendo la figura del medico di medicina generale così come l’abbiamo sempre conosciuta. La legge Balduzzi (ed il successivo PAtto per la Salute) muta le forme di organizzazione territoriale facendole confluire nelle AFT e nelle UCCP. Il Patto per la salute, riconosce il valore fondamentale dell’assistenza territoriale secondo il modello delle chronic model cares e, ritenendo necessario implementare l’assistenza domiciliare e le risorse per la gestione delle cronicità e per l’empowerment del paziente, la organizza in due modelli territoriali: le UCCP e le AFT. UCCP (Unità complesse di cure primarie) e le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali), sono in ordine:
- – UCCP, luoghi multidisciplinari e multiprofessionali dove una serie di attività e di prestazioni vengono aggregate e fatte funzionare insieme. Un esempio perfetto per comprenderne il senso è la presa in carico delle cronicità (per chi volesse approfondire sulle cronicità: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2584_allegato.pdf). Sono molteplici le figure che servono per la presa in carico per esempio del paziente diabetico: il medico di base, l’attività di prelievo ed il laboratorio analisi, il diabetologo. Averle vicine, nello stesso luogo, è un vantaggio sia per il paziente, sia per il sistema sanitario che riesce con più efficienza ed efficacia a rispondere ai nuovi bisogni di salute. Nelle UCCP hanno sede più AFT.
Esempi in cui lo psicologo è già presente in queste UCCP ci sono. Anche in Piemonte.
- – AFT, sono aggregati monoprofessionali, sostanzialmente di medici di base. E non è altro che il naturale proseguimento della medicina di gruppo, ovvero più medici si uniscono per fornire migliori servizi.
E lo psicologo come interviene?
Nella sostanza, o tramite concorsi, o tramite la specialistica convenzionata. I colleghi e le colleghe che già operano per esempio nelle UCCP sono distaccati o dedicati in qualità di dipendenti o specialisti.Ecco, la possibile novità che introduce il decreto Calabria è una nuova e diversa possibilità di finanziamento oltre a quelli già esistenti.Chiariamoci, è una strada tutta da percorrere ed approfondire. E non sempre sarà la migliore via da seguire. Essendo la sanità delega regionale si dovrà quindi verificare regione per regione quali i passi migliori da fare.
In sintesi: un buon passaggio che necessita di ulteriore lavoro.
Per Approfondire:
http://www.agenas.it/cure-primarie-e-territorio-la-riorganizzazionehttp://
www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2584_allegato.pdf
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=1299&area=programmazioneSanitariaLea&menu=vuoto
Alessandro Lombardo
Al via la revisione dell’articolo 31 del codice deontologico degli psicologi

Al via la revisione dell’articolo 31 del codice deontologico degli psicologi
Si è da qualche tempo aperta la discussione sulla modifica dell’articolo 31 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani. L’iter, porterà poi al referendum. Molti, i dubbi sulla versione proposta.
Da poche settimane, è stato inviato ai consigli territoriali a cura del CNOP un documento contenente la nuova versione. Ovviamente, l’iter è appena iniziato, e si è in fase di discussione interna che, una volta licenziata la nuova versione definitiva, si arriverà al referendum che coinvolgerà tutti gli psicologi italiani. Peraltro, c’è una buona probabilità che il referendum venga svolto on line.
Al momento, mi limito a diffondere le due versioni per un primo confronto e valutazione. Sto però organizzando una serie di incontri e confronti online (webinar), per iniziare un dibattito pubblico sul tema.
Qui l’attuale versione del 31:
Le prestazioni professionali a persone minorenni o interdette sono, generalmente, subordinate al consenso di chi esercita sulle medesime la potestà genitoriale o la tutela.Lo psicologo che, in assenza del consenso di cui al precedente comma, giudichi necessario l’intervento professionale nonché l’assoluta riservatezza dello stesso, è tenuto ad informare l’Autorità Tutoria dell’instaurarsi della relazione professionale. Sono fatti salvi i casi in cui tali prestazioni avvengano su ordine dell’autorità legalmente competente o in strutture legislativamente preposte.
[the_ad_placement id=”contenuto”]
Ecco la nuova versione dell’articolo 31 che al momento è al vaglio del consiglio nazionale:
- Le prestazioni professionali a persone minorenni o interdette, con le deroghe di seguito precisate, sono subordinate al consenso di chi esercita sulle medesime la responsabilità genitoriale o la tutela.
- Lo psicologo che, in assenza del consenso di cui al precedente comma 1, giudichi necessario l’intervento professionale nonché l’assoluta riservatezza dello stesso, è tenuto ad informare l’Autorità Giudiziaria competente dell’instaurarsi della relazione professionale.
- È comunque consentita l’osservazione breve, della durata di un incontro, della persona minorenne, tesa a verificarne le condizioni di vita, su richiesta anche di un solo genitore. Al termine dell’osservazione breve, esclusa ogni relazione diagnostica, lo psicologo redige, su richiesta, una certificazione sintetica sulla sola eventuale sussistenza di necessità di approfondimento.
- Sono fatti salvi i casi in cui tali prestazioni avvengano su ordine dell’Autorità legalmente competente o in strutture legislativamente preposte.
- In ambito scolastico il consenso agli interventi di formazione, orientamento, screening, prevenzione e promozione della salute è validamente acquisito anche qualora gli interventi citati risultino inseriti e adeguatamente descritti nei documenti di programmazione, espressamente accettati dagli esercenti la responsabilità genitoriale.
- Lo psicologo rispetta il diritto di ascolto della persona minorenne, anche a prescindere dal consenso degli esercenti responsabilità genitoriale o tutela, negli sportelli di ascolto dedicati che svolgono un servizio pubblico, nei centri territoriali per la famiglia e in ambito scolastico.
- Al fine di coinvolgere la persona minorenne nelle questioni che la riguardano, lo psicologo fornisce tutte le informazioni utili per la comprensione della prestazione professionale, tenendo conto della sua età e adeguando la comunicazione al suo grado di maturità e alla sua capacità di discernimento.
- Lo psicologo tiene, inoltre, in adeguata considerazione le opinioni espresse dalla persona minorenne in tutte le questioni che la riguardano; informa la persona minorenne sui limiti giuridici della riservatezza nei confronti degli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela.
- In tutti i casi che riguardano interventi su persone minorenni lo psicologo ritiene preminente il loro interesse.
VUOI RICEVERE GLI AGGIORNAMENTI? CLICCA QUI
-
Alessandro Lombardo3 anni ago
Dialoghi. Isabel Fernandez, EMDR, Traumi Infantili e Trauma Symptom Checklist for Young Children (TSCYC)
-
ordine psicologi piemonte3 anni ago
Presunti abusi di professione del Counsellor: video inchiesta di Repubblica
-
Politica Professionale3 anni ago
Lo Psicologo è definitivamente Professione Sanitaria
-
Dialoghi3 anni ago
Psicodiagnosi e Personalità. Dialogo con Luigi Abbate sul test PAI
-
Alessandro Lombardo2 anni ago
Al via la revisione dell’articolo 31 del codice deontologico degli psicologi
-
Formazione Continua in Psicologia3 anni ago
L’obbligo della formazione continua degli psicologi: le nuove regole
-
Dialoghi3 anni ago
Dialoghi sulla professione. Tra l’essere e il fare, lo psicologo che sarà. Dialogo con Pietro Barbetta
-
Innovazione Sociale7 anni ago
Innovare l’apprendimento: Oil project, l’università (gratuita) on line